Le ricette della Locanda di Alia

GETANO ALIA La Locanda di Alia Castrovillari
Alia nasce nel 1952. Papà Antonio, sarto, e mamma Lucia, casalinga, aprono una piccolissima trattoria per uscire dalla grande fame di quegli anni. Nel giro di pochissimi anni, la trattoria si afferma tra gli autotrasportatori e una piccola clientela di affari: artefici veri del miracolo economico italiano degli anni ’60.

Nel 1964 la trattoria si trasforma in ristorante che nel giro di pochissimi anni riesce ad avere una citazione sulla prima rubrica gastronomica che compare in Italia a cura de L’Espresso, scritta da Camilla Cederna. La prima guida in assoluto, che lo ha citato come migliore ristorante del Sud Italia, è stata la “Gault & Milau” francese.
I successi, ottenuti con grandi sacrifici in una terra che non regala niente a nessuno, si susseguono e le guide gastronomiche, nate in quegli anni, ne parlano entusiaste.
Nel 1992 Gaetano Alia è chiamato per una consulenza negli USA ed apre con la compagnia Vincenti un ristorante a West Hollywood. La cucina offerta ha i sapori ed i colori della cucina mediterranea. Gambero rosso, Alice, Gusto, Eat- parade si interessano costantemente a lui e nel 1996 La Locanda entra a far parte de “Le Soste”, associazione che riunisce i più importanti nomi della ristorazione italiana nel mondo ed è socio fondatore del Consorzio Assapori.
Gaetano Alia dal 2002 insegna ad “Alma” università di specializzazione della Cucina Italiana, il cui rettore è Gualtiero Marchesi. Ha rappresentato l’Italia a New York, in varie occasione come al Columbus Day , per la manifestazione del ” Made in Italy” abbinando le sue creazioni a quelle dello stilista Versace. È stato ospite del ristorante “Il San Domenico di New York” di Tony May per una settimana di cucina calabrese, riscuotendo grande successo tra gli ospiti e la stampa. In quell’occasione, per la prima volta, il New York Times ha parlato di lui con toni esaltanti.

La sua cucina può essere definita “regionale d’autore”, perché è radicata nel territorio e nella tradizione, in cui solo la qualità dei prodotti ed i profumi del territorio sono esaltati, e la Calabria per fortuna, ne ha in grande quantità. Basti pensare che ancora oggi propone piatti le cui origini si perdono nella notte dei tempi come la carne di maiale ‘ncantarata con miele e peperoncino, una variante moderna di una pietanza, molto probabilmente, arrivata in Calabria ai tempi della Magna Grecia. Egli, infatti, ripete spesso che per fare nuova cucina è necessario guardare al passato e cercare l’ispirazione.
Ispirazione che trova ogni mattina, quando va a al mercato di frutta e verdura di Castrovillari. Egli dice: “Ogni mattina, tra i banchi del mercato, le verdure a km zero mi parlano, così come il pesce del mar Ionio e le carni allevate sul Pollino: da questi prodotti nascono nuove idee! Solo dal rispetto delle materie prime e dalla loro conoscenza possono nascere grandi piatti.” E questo onorare l’eccellenza a portata di mano consente una cucina nobile, anche partendo da prodotti poveri. Il New York Times ha scritto “Qui la semplicità è scelta autentica per una raffinata cucina mediterranea” perché “le cose più sono semplici e più sono difficile da realizzare”.
LA RICETTA
FILETTO DI MAIALE NERO DI CALABRIA CON I FRUTTI BOSCO

Ingredienti per quattro persone
16 medaglioni di filetto di maiale nero di Calabria
500 gr di frutti di bosco freschi puliti e lavati
150 gr di zucchero
3 mele
4 foglie di citronella fresca
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Sale q.b.
Esecuzione
Per prima cosa preparare la composta di frutta fresca cuocendo contemporaneamente i frutti di bosco ed 1 mela con la buccia insieme allo zucchero per circa 30 minuti. Raffreddare rapidamente e mettere da parte.
Lavare, sbucciare ed affettare le rimanenti mele.
In una padella, che contiene esattamente la carne, versare l’olio e mettere le fettine di mela soffriggere per qualche minuto, quindi la carne e continuare la cottura finché questa non è cotta. Aggiungere le foglie di citronella, la composta di frutta e lasciare insaporire per 2/3 minuti. Distribuire 4 medaglioni in ogni piatto di portata con un po’ di salsa e servire.
La Locanda di Alia
Ristorante dal 1952
Via Jetticelle 55 Castrovillari (CS)
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www.lalocandadialia
Azienda Carlomagno

La nostra storia
La nostra azienda nasce nel 2009, con un progetto ben specifico, quello di riprendere il terreno ereditato dai nostri nonni e avviare una produzione di prodotti autoctoni ottenuti dalla ricerca di sementi antiche, di varietà nostrane e naturali.
Principalmente la nostra azienda produce mandorle, noci, fichi secchi, vino e ortaggi. Tutta la superfice di coltivazione è dislocata all’interno del maestoso Parco Nazionale del Pollino.
Le mandorle tutte di antiche varietà e a guscio morbido ci danno un prodotto gustoso di grande calibratura e dalle innumerevoli proprietà grazie alla pratica di metodi biologici.

I fichi varietà “dottato cosentino”, grandi e succosi vengono raccolti essiccati al sole e lavorati a mano.
Il vino viene prodotto in un’area altamente vocata per le viti, precisamente si trova ai piedi del Parco del Pollino e affaccia sul mar ionio godendo di un microclima eccellente per gusto e formazione del colore.
I nostri ortaggi vengono prodotti a Civita sulle gole del Raganello. Pomodori, fagioli, peperoni sono tutti prodotti con sementi antiche dove la loro principale caratteristica è il sapore.

Da poco sulle gole del Raganello abbiamo introdotto la coltivazione degli ARACHIDI.
Nei nostri laboratori artigianali avviene la lavorazione e trasformazione di tutti questi prodotti.
Dando vita a: Mandorle pralinate in vari gusti cotte a fuoco lento e pentola in rame - Crocette di fichi fatti a mano - Creme di mandorle, noci, nocciole, Burro di arachidi del Pollino tutte macinate a pietra in un mulino artigianale - Torroni con il miele - Giurgiulea antico dolce tipico della tradizione Arbëreshë con sesamo miele e mandorle - Fichi ricoperti di cioccolato e tanti altri prodotti.

Nella nostra cantina invece, all’interno del borgo storico di Civita, trasformiamo le uve biologiche in vino naturale, grazie ad attenti procedimenti ancora del tutto manuali. Grazie alla storicità e al criterio con cui anni fa è stata costruita la cantina riusciamo a mantenere all’interno una temperatura sempre costante e ottenere una giusta maturazione del prodotto.
I nostri punti vendita:
Spaccio aziendale Carlomagno – Piazza Municipio – Civita
Cantina Carlomagno – C/so Umberto – Civita
Terrazza Panoramica e punto degustazioni “Oasi del Raganello” – Civita
Sito web / E-commerce: www.aziendacarlomagno.it