LE RUDISTE
Le rudiste sono conchiglie bivalve asimmetriche, sono bentoniche (fisse) e formano scogliere e barriere in facies di reef o di piattaforma carbonatica.
Appaiono nel Giurassico superiore ed hanno la loro massima espansione nel Cretaceo dove verso la fine di esso si estinguono. Si trovano in EURASIA, in AFRICA, in AMERICA ed in AUSTRALIA.
La valva superiore e’ piatta con due “ rostri” con la funzione di cerniera ed e’ di tipo opercolare e in alcune specie presenta dei pori o due fori chiamati “osculi”, il corpo spesso a forma per lo più conica o cilindro –conica con costolature verticali o lisce. La conchiglia e’ generalmente cava ma può presentare delle canalizzazioni anche molto complesse.
Le rudiste sono note con il nome di HIPPURITOIDA e si sviluppano nella parte mesogea dell’ oceano TEDITE si dividono in undici famiglie:
ANTILLOCAPRINIDAE CAPRINIDAE CAPROTINIDE
DICERATIDAE DICTYOPTYCHIDAE HIPPURITIDAE
ICTHYOSARCOLITIDAE PLAGIOPPTYCHIDAE POLYCONITIDAE
RADIOLITIDAE REQUIENIIDAE
Nel corso del Cretaceo sono organismi costruttori delle barriere nei mari di fine Mesozoico, si estinguono a fine cretaceo
Le rudiste in Italia si trovano lungo la dorsale appenninica nelle zone carbonatiche dell’ Umbro-Marchigiana nel Massiccio Calabrese. Le foto che seguono provengono dall’Umbria, dal Pollino, dagli Emirati Arabi e dall’Oman
A. Khaled Helmy
Umbria-Lazio
Umbria
Umbria
Emirati Arabi
Oman
Cerchiara di Calabria e il patrimonio ipogeo
Visuale dall'alto del borgo di Cerchiara di Calabria
Nella provincia di Cosenza c’è un piccolo comune ricadente all'interno del Parco del Pollino, a 18 km dal mare e situato a circa 700 metri di altitudine. Pur facendo parte del Parco Nazionale più grande d’Italia, vanta al proprio interno la presenza di un Parco Comunale, Il Parco della Cessuta, istituito grazie ai suoi siti di interesse speleologico e archeologico. Il Parco si snoda lungo la Gola del Caldanello e arriva ad occupare gran parte del Monte Sellaro, con significativa estensione sulla parte orientale. Il Parco della Cessuta non è l’unica area di Cerchiara ad essere interessata da fenomeni carsici e dalla presenza di cavità e grotte notevoli. Esse sono distribuite su gran parte del territorio comunale e ormai famose a tutti per le numerose scoperte fatte al loro interno e negli anfratti limitrofi. Basti pensare alle anfore e alle lucerne romane, alle monete e alle asce in bronzo, venute alla luce grazie ad alcuni pastori e a speleologi. Gran parte del materiale ritrovato si trova oggi a Cosenza presso il Museo dei Brettii e degli Enotri. Le diverse grotte presenti offrono la possibilità di ammirare concrezioni spettacolari, passaggi mozzafiato e profondità interessanti. Alcune sono visitabili facilmente grazie allo sviluppo prettamente orizzontale, altre sono conformate secondo un andamento verticale con ampi pozzi, strettoie e gradoni.
Panorama dalla Grotta Damale sulla piana di Sibari
Ad oggi sono oggetto perenne di lavori da parte degli studiosi e numerosi sono gli speleologi provenienti da tutto il mondo, curiosi e pronti a confrontarsi con questo patrimonio. Tra le cavità presenti nel territorio cerchiarese, citiamo le più conosciute ed esplorabili:
-Grotta Serra del Gufo, che ospita al suo interno spettacolari sale e pozzi, molto frequentata
dai gruppi per i loro corsi ed esercitazioni.
-Grotta di Damale, al cui interno passaggi sinuosi e strettoie rendono avventurosa l’esplorazione.
-Grotta Balze di Cristo, una voragine nelle cui viscere scorrono le acque sulfuree verso valle.
-Abisso del Bifurto, tra le maggiori cavità italiane per sviluppo e profondità.
-Grotta delle Ninfe, divenuta oggi stabilimento termale per la presenza delle acque sulfuree. Presenti due piscine, docce e fanghi terapeutici estratti dalla grotta stessa per offrire trattamenti benefici per la pelle e non solo.
-Grotta dei Cuzzuruni o di Panno Bianco, completamente a sviluppo orizzontale, è una grotta piccola ma con molte concrezioni al proprio interno.
-Grotta Antro degli Elfi, situata sul fianco ovest del Monte Sellaro e facilmente raggiungibile dal posteggio dell’auto, presenta piccoli salti e sviluppo diagonale per arrivare alle sale.
-Grotte delle asce di Bronzo, così chiamate per il ritrovamento di queste antiche asce risalenti all'Età del Bronzo.
A seguire troviamo cavità meno frequentate, quindi meno conosciute. Ben 48 (quarantotto) sono le cavità presenti nel territorio comunale tra quelle censite e quelle presenti nel Catasto Grotte.
Giovanni Vancieri
Grotta Panno Bianco Foto Gaetano Sangineti