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IL PARCO

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Tramonto sulle vette 7-4-2020 e Luna

Tramonto sulle vette del Pollino

7 Aprile 2020

Monte Manfriana

 

Serra Dolcedorme

 

Monte Pollino

 

Serra del Prete

 

Omaggio alla Luna

 

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Primavera in Montagna

La primavera in Montagna

Foto di Serra Dolcedorme visto da Castrovillari

Quattro scatti per fotografare la primavera che si mostra con le nuove foglie sugli alberi, nella cornice del Parco Nazionale del Pollino.

Foto del bosco di Pollinello

Faggi e Pini Loricati sulla Manfriana

Foto Gaetano Sangineti del 6.5.2020

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Le Concrezioni

Le Concrezioni

Foto: Grotte di Sant'Angelo (Cassano Ionio) Foto G. Sangineti

Chi di noi è andato in grotta qualche volta o muovendosi in ambienti rocciosi, specie nel territorio del Pollino, sarà stato attratto dalle forme simpatiche e spettacolari che madre natura ci regala, ovvero le “Concrezioni”.
Di cosa si tratta?
Sono delle formazioni calcaree che forma il Carbonato di Calcio CaCO3, che troviamo come soluzione e che depositandosi in forma cristallina, genera la “Calcite”.
Esistono diverse tipologie di queste “opere d’arte” meglio dette “formazioni”, ne elenco alcune:

  • Stalattiti
  • Stalagmiti
  • Colonne
  • Drappeggi
  • Eccentriche
  • Ecc. ecc.

                                        

  
Chimicamente parlando si formano tutte nel medesimo modo, ovvero, nelle microfessure della roccia circola lentamente l’acqua ricchissima di Sali in essa disciolti, primo fra tutti il bicarbonato di calcio, Ca(HCO2)2, con condizioni di pressione e assenza di aria. Ma quando l’acqua si viene a trovare a contatto con vuoti e con l’aria, l’acqua è soggetta anche a minor pressione, a questo punto il bicarbonato di calcio si trasforma in carbonato:
Ca(HCO2)2 -> CaCO3 + CO2 + H2O
il quale è insolubile e cosa fa? “Precipita” cioè si deposita. È in questa fase che abbiamo le più fantasiose e svariate forme a seconda delle condizioni in cui viene a depositarsi. Abbiamo dunque le nostre “Concrezioni”.

        

        

Foto Grotte di Sant'Angelo Cassano Ionio 

  La Monaca"  Grotta della Monaca - Sant'Agata d'Esaro (CS) G.S.

 

 

 

 

 

 

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Cerchiara di Calabria e il patrimonio ipogeo

Cerchiara di Calabria e il patrimonio ipogeo

Visuale dall'alto del borgo di Cerchiara di Calabria

Nella provincia di Cosenza c’è un piccolo comune ricadente all'interno del Parco del Pollino, a 18 km dal mare e situato a circa 700 metri di altitudine. Pur facendo parte del Parco Nazionale più grande d’Italia, vanta al proprio interno la presenza di un Parco Comunale, Il Parco della Cessuta, istituito grazie ai suoi siti di interesse speleologico e archeologico. Il Parco si snoda lungo la Gola del Caldanello e arriva ad occupare gran parte del Monte Sellaro, con significativa estensione sulla parte orientale. Il Parco della Cessuta non è l’unica area di Cerchiara ad essere interessata da fenomeni carsici e dalla presenza di cavità e grotte notevoli. Esse sono distribuite su gran parte del territorio comunale e ormai famose a tutti per le numerose scoperte fatte al loro interno e negli anfratti limitrofi. Basti pensare alle anfore e alle lucerne romane, alle monete e alle asce in bronzo, venute alla luce grazie ad alcuni pastori e a speleologi. Gran parte del materiale ritrovato si trova oggi a Cosenza presso il Museo dei Brettii e degli Enotri. Le diverse grotte presenti offrono la possibilità di ammirare concrezioni spettacolari, passaggi mozzafiato e profondità interessanti. Alcune sono visitabili facilmente grazie allo sviluppo prettamente orizzontale, altre sono conformate secondo un andamento verticale con ampi pozzi, strettoie e gradoni.

Panorama dalla Grotta Damale sulla piana di Sibari


Ad oggi sono oggetto perenne di lavori da parte degli studiosi e numerosi sono gli speleologi provenienti da tutto il mondo, curiosi e pronti a confrontarsi con questo patrimonio. Tra le cavità presenti nel territorio cerchiarese, citiamo le più conosciute ed esplorabili:

-Grotta Serra del Gufo, che ospita al suo interno spettacolari sale e pozzi, molto frequentata
dai gruppi per i loro corsi ed esercitazioni.

-Grotta di Damale, al cui interno passaggi sinuosi e strettoie rendono avventurosa l’esplorazione.

-Grotta Balze di Cristo, una voragine nelle cui viscere scorrono le acque sulfuree verso valle.

-Abisso del Bifurto, tra le maggiori cavità italiane per sviluppo e profondità.

-Grotta delle Ninfe, divenuta oggi stabilimento termale per la presenza delle acque sulfuree. Presenti due piscine, docce e fanghi terapeutici estratti dalla grotta stessa per offrire trattamenti benefici per la pelle e non solo.

-Grotta dei Cuzzuruni o di Panno Bianco, completamente a sviluppo orizzontale, è una grotta piccola ma con molte concrezioni al proprio interno.

-Grotta Antro degli Elfi, situata sul fianco ovest del Monte Sellaro e facilmente raggiungibile dal posteggio dell’auto, presenta piccoli salti e sviluppo diagonale per arrivare alle sale.

-Grotte delle asce di Bronzo, così chiamate per il ritrovamento di queste antiche asce risalenti all'Età del Bronzo. 

A seguire troviamo cavità meno frequentate, quindi meno conosciute. Ben 48 (quarantotto) sono le cavità presenti nel territorio comunale tra quelle censite e quelle presenti nel Catasto Grotte.

Giovanni Vancieri

Grotta Panno Bianco Foto Gaetano Sangineti