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I SANTUARI

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Festa della Cinta Santuario Madonna del Pettoruto

Festa della Cinta Santuario Madonna del Pettoruto

 

Santuario Madonna del Pettoruto (foto G. Sangineti)


La Madonna del Pettoruto è uno dei santuari più conosciuti della Calabria, il suo nome deriverebbe da “petruto” ovvero pietroso, e si trova in un terrazzamento lungo la gola del fiume Rosa a 543 metri di altitudine sulle pendici monte Montea nel comune di San Sosti, nella cornice del Parco Nazionale del Pollino. La sua particolare posizione a due passi dal fiume tra il monte Montea ed il monte Mula, lo rende ancor più suggestivo. Meta di migliaia di pellegrini da tutta la Calabria e da varie parti del Mondo durante tutto l'arco dell'anno, trova il suo culmine nel mese di settembre, quando nei giorni che vanno dall'1 all'8, giù a valle, nel piccolo paese di San Sosti, si svolge la tradizionale millenaria fiera in onore della Madonna.

Foto famiglia Ungheri Ferrari, nelle foto Karol con i suoi genitori Claudia ed Emanuele e la comunità sansostese

Ogni anno oltre alla festività della Madonna nel mese di settembre, si svolge un particolare e significativo rituale, ogni prima domenica di maggio a San Sosti è festa solenne, si ripete un’antica tradizione, quella della “Cinta”, ovvero una cesta di cordone “Spacu” imbevuto di cera benedetta, portata da una fanciulla (sansostese) vestita di bianco fino al Santuario del Pettoruto, per offrirla alla Madonna a nome di tutta la comunità.

 Madonna del Pettoruto (foto G. Sangineti)

Tale ricorrenza ha la sua origine nella seconda metà del 1600 e con maggior seguito dopo il terribile terremoto del 1783, che lasciò carestia e pestilenza mettendo in ginocchio questa terra e i suoi abitanti che, si pongono insieme ai paesi limitrofi, sotto la protezione della Madonna. Si diede inizio ad un singolare pellegrinaggio dalle contrade vicine, venne formata una “cordata” di fede, simboli e preghiera, una vera e propria barriera contro il male, una “recinzione” simbolica. Dopo la celebrazione della Santa Messa, la “Cinta” tagliata in piccoli pezzi di circa dieci centimetri, viene distribuita ai fedeli dalla fanciulla di bianco vestita per portarla a casa e da accendere nei momenti di critici e di calamità.

Stefano Saetta

Santuario Madonna del Pettoruto (foto G. Sangineti)

 

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Santa Maria del Castello

Santuario Madonna del Castello

Castrovillari

Affresco Madonna del Castello XIII sec.

racconto di un ricordo 

Sono iniziate le festività per la Patrona di Castrovillari, la Madonna del Castello. Oggi sarebbe stato un continuo pellegrinare sul colle che ospita il Santuario Mariano che da quasi un millennio accoglie questo luogo di preghiera. Non so se ci sia mai stata così poca gente in occasione della sua festività, che accoglieva e accoglie anche da lontano le preghiere dei fedeli migrati in posti lontani.

Santuario Madonna del Castello A.D. 1090

Uno dei ricordi più belli che ho da bambino era andare a fare questa meravigliosa passeggiata attraversando tutto il centro storico “la Civita”. A dare il benvenuto al centro storico è il Palazzo settecentesco della Famiglia Cappelli, che cela dietro di sé il maniero Aragonese, che si costeggia passando davanti l’archivio di stato e la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, alias San Giuseppe (sì a Castrovillari amiamo cambiare nome alle chiese), d’obbligo sorseggiare l’acqua fresca della monumentale fontana e osservare la valle del Coscile dal ponte della catena. Scendendo poi per la ripida “Via Giudeca – a Judeca” antico rione ebraico si sosta dinnanzi la Basilica minore di San Giuliano co-patrono della città, dando uno sguardo ai resti dell’antico palazzo di città ormai rudere.

Fontana monumentale

Inizia ora il tratto in salita, tratto che faceva allora come oggi intravedere lo sforzo dettato dalla devozione e dalla fede verso la Madonna delle signore anziane che per nulla al mondo avrebbero mancato ti salutare la Vergine in questo giorno, e cosa molto bella si vedeva risalire la collina da donne e bambine vestite con l’abito tradizionale castrovillarese “la pacchiana” a poche centinaia di metri superato il tornante in salita fa mostra di se il Santuario con il portale con arco archiacuto sovrastato da una bellissima formella della Madonna col Bambino e Dio Padre in alto.

Formella Madonna col Bambino "Tino da Camaino" XIV sec.

Arrivati al piazzale dove ci si riposava sollo gli alberi e i bambini cercavano di scorgere i pesci rossi nella monumentale fontana al centro della piazza, dove dei bassorilievi raccontano l’avvincente leggenda della costruzione del Santuario, si attendeva l’inizio della celebrazione, dinnanzi l’immagine della Vergine con il Bambino agghindata di preziosi monili dono dei devoti. Chi non si è mai affacciato e chiesto cosa ci fosse nella grotticella al di sotto del muretto nelle prossimità dell’ingresso, chi non ha mai contemplato la bellezza del santuario, chi non è mai stato attratto dallo sguardo magnetico della Vergine. Quanti hanno apprezzato anche se non conoscendone l’importanza delle preziose opere d’arte contenute nel Santuario….

Madonna col Bambino tra S. Barbara e S. Lorenzo. Pietro Negroni  1552

Assunzione della Vergine. Pietro Negroni 1560.